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Errori frequenti da evitare nelle situazioni di emergenza più comuni

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Gennaio 27, 2016
in Senza categoria
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primo soccorso

Ustioni, capogiri, tagli, ingestioni accidentali, ecc. ecco gli errori che commettiamo quando vogliamo prestare le prime cure. Spesso vogliamo aiutare qualcuno che si è fatto male e, per mancanza di conoscenze, finiamo per peggiorare la situazione, oppure vogliamo curare una ferita, ma adottiamo una procedura incorretta. Per questo motivo, nell’articolo di oggi vogliamo spiegarvi quali sono gli errori tipici che commettiamo quando vogliamo dare il primo soccorso. Ricordateli la prossima volta che vorrete aiutare qualcuno a casa o nei luoghi pubblici.

Errori frequenti del primo soccorso

Fate molta attenzione a questi errori tipici che commettiamo quando vogliamo aiutare qualcuno che ha avuto un incidente o è ferito.

Sbrigarsi nel portare qualcuno fuori dalla macchina

È vero che spesso c’è il rischio che la benzina versata provochi un’esplosione e ciò ci spinge ad affrettarci per liberare le vittime che sono rimaste intrappolate in una macchina dopo un incidente. Nonostante ciò, la regola da seguire in queste situazioni è aspettare l’arrivo dell’ambulanza. Ciò si deve al fatto che non sappiamo se qualcuno ha subito una ferita cervicale o se il movimento peggiorerà la situazione.

Se la vittima dell’incidente guidava una motocicletta, non bisogna rimuovere il casco a meno che non gli renda difficile respirare. Se si trova a pancia in giù, bisogna lasciarlo in quella posizione. Se l’unica opzione possibile è spostare la vittima, è meglio farlo in più persone e stando molto attenti.

Mettere un’ustione sotto l’acqua corrente

In realtà, non si tratta di un vero e proprio errore. Ciò che dobbiamo fare se ci bruciamo con il forno, con l’olio o con l’acqua bollente è introdurre la ferita in un recipiente d’acqua che sia il più fredda possibile (meglio se con alcuni cubetti di ghiaccio). Lasciate la ferita in acqua per almeno 15 minuti.

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Un membro della Croce Rossa statunitense spiega che il calore dell’ustione arriva fino al tessuto sottocutaneo. Ciò significa che, quando bagniamo leggermente la zona con l’acqua del rubinetto, doniamo sollievo dal dolore e dalla ferita superficiale, ma non riusciamo a raggiungere gli strati più profondi della pelle.

Abbassare la testa quando sentiamo un giramento di testa

È molto comune che la prima reazione dopo i sintomi del giramento di testa sia quella di posizionare la stessa tra le gambe “per far arrivare il sangue al cervello”. Tuttavia, ciò non è consigliato poiché non è d’aiuto al sistema vestibolare, che si occupa di mantenere la stabilità e l’equilibrio. Se il giramento di testa è causato da un calo di zuccheri, allora è consigliabile sdraiarsi e alzare le gambe, per far sì che il sangue scorra meglio verso il cuore.

Tappare il naso quando sanguina

Si tratta di una pratica molto comune che ci viene insegnata sin da quando siamo bambini. Molti pensano che mettere una pallina di cotone nel naso sia la soluzione al problema. Tuttavia, ciò non è corretto. Quando inizia l’emorragia nasale, dobbiamo inclinarci un po’ in avanti per far uscire il sangue e per evitare che entri nelle vie respiratorie. Chiudere il naso con del cotone assorbe il liquido, ma non ferma il sanguinamento.

Soffiare quando sentiamo qualcosa in un occhio

È inverno, stiamo camminando per strada e non abbiamo gli occhiali da sole. Il vento soffia e fa volare particelle di tutte le dimensioni. Quelle più piccole possono entrarci improvvisamente negli occhi ed essere molto fastidiose e irritanti. Qual è la nostra prima reazione se la persona accanto a noi ha qualcosa in un occhio? Soffiare!

Che brutto errore… Anche se abbiamo le migliori intenzioni del mondo, potremmo in effetti causare lesioni più gravi o persino danni permanenti in un’area così sensibile come gli occhi. Invece di soffiare, è consigliabile versare subito un po’ d’acqua per far uscire da sola la particella, la polvere o la sostanza pericolosa. Se portate le lenti a contatto, dovete toglierle il più rapidamente possibile o usare un collirio appropriato.

Mettere un cucchiaio in bocca ad un epilettico

La teoria suggerisce che quest’azione eviterà che la persona affetta dalle convulsioni si morda la lingua. I medici non sono d’accordo per diversi motivi. Primo, perché un cucchiaio (o qualsiasi oggetto simile) non ha effetti antiepilettici e, secondo, perché può provocare un soffocamento, soprattutto se si usano oggetti piccoli. La cosa migliore da fare è far sdraiare la persona sul fianco, lontano dai mobili o da oggetti che potrebbero ferirla.

Togliere la benda da una ferita che sanguina

Quando ci tagliamo e mettiamo una garza sulla ferita, è possibile che questa si impregni di sangue. Un errore comune è togliere la benda per metterne una nuova e pulita. Tuttavia, i medici consigliano di posizionarne una nuova sopra a quella macchiata. Come mai? Per evitare che il sangue continui a uscire, per facilitare la coagulazione e per prevenire l’ingresso di sostanze infettive che si trovano nell’aria, mentre la ferita riesce “a respirare”.

Indurre il vomito quando s’ingoia un oggetto piccolo

Se avete bambini piccoli, dovete sapere perché si tratta di un errore. Se il bambino ingerisce un oggetto rotondo e senza spigoli, lo espellerà tramite le feci. Se invece ingoia un oggetto tagliente o dalla forma allungata o quadrata, è fondamentale portarlo al pronto soccorso più vicino, ma non bisogna mai farlo vomitare perché potrebbe ferirlo o restare incastrato nella gola.

Dare colpi sulla schiena di chi si sta strozzando

Forse avrete visto il film nel quale Robin Williams si traveste da donna pur di stare vicino ai propri bambini. Nel bel mezzo di una cena in famiglia con il nuovo partner della sua ex moglie, cerca di impedirgli di strozzarsi con un pezzo di cibo. Qual è la sua reazione? Avvolgerlo con le braccia da dietro e iniziare a spingere per fargli sputare il cibo.

Anche se si tratta di un film di fantasia, noi dobbiamo fare lo stesso in situazioni simili e non dare colpi sulla schiena di chi si sta strozzando o fargli alzare le braccia. Un’altra tecnica molto efficace è colpire 5 volte la zona tra le scapole e aspettare che il pericolo diminuisca.

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